Hapalochlaena lunulata Quoy & Gaimard, 1832

Phylum: Mollusca Linnaeus, 1758
Classe: Cephalopoda Cuvier, 1797
Ordine: Octopoda Leach, 1818
Famiglia: Octopodidae d'Orbigny, 1839-1842
Genere: Hapalochlaena Robson, 1929
Italiano: Polpo dagli anelli blu
English: Blue-ringed octopuse
Français: Pieuvre à anneaux bleus
Deutsch: Blaugeringelte Kraken
Español: Pulpos de anillos azules
Specie e sottospecie
Il genere Hapalochlaena è stato descritto dallo zoologo britannico Guy Coburn Robson nel 1929. Comprende tre specie confermate ed una quarta che è ancora frutto di ricerche: polpo dagli anelli blu maggiore Hapalochlaena lunulata - polpo dagli anelli blu australe o minore Hapalochlaena maculosa - polpo dalle linee blu Hapalochlaena fasciata - Hapalochlaena nierstraszi descritto nel 1938 a partire da un singolo esemplare trovato nel golfo del Bengala; la validità di questo taxon è stata messa in discussione.
Descrizione
I polpi dagli anelli blu (genere Hapalochlaena) sono un gruppo costituito da tre (forse quattro) specie di polpi che vivono nelle pozze di marea lungo le coste dell'oceano Pacifico, dal Giappone all'Australia. Malgrado le piccole dimensioni e la natura relativamente tranquilla, sono alcune delle creature più velenose del mondo. Si riconoscono facilmente per i caratteristici anelli blu e neri che spiccano sulla pelle giallognola. Cacciano piccoli granchi, paguri e gamberetti, ma se provocati reagiscono mordendo l'aggressore, uomo compreso. I polpi dagli anelli blu fanno uso dei propri cromatofori per mimetizzarsi con l'ambiente circostante, ma se provocati cambiano rapidamente colore, divenendo giallo brillante e facendo risaltare gli anelli, o le linee, blu. I polpi dagli anelli blu, sebbene lunghi solo da 12 a 20 cm, colpiscono anche gli uomini, soprattutto se tentano di afferrarli. Il becco a pappagallo del polpo punge facilmente la pelle e il muscolo sottostante. Il morso è relativamente indolore, ma il veleno che inietta è 10.000 volte più tossico del cianuro a causa della presenza della tetrodotossina: reagisce rapidamente, colpisce e paralizza i muscoli della vittima, provocando la perdita immediata del gusto, della sensibilità e della vista. Se non si interviene si rischiano paralisi e arresto respiratorio. Un solo morso può uccidere un adulto in 90 minuti; non si conoscono antidoti. In tutto il XX secolo si contano, però, solo tre vittime riconosciute.
Diffusione
Vive nel nord dell'Australia, in Papua Nuova Guinea, nelle Isole Salomone, in Indonesia e nelle Filippine fino allo Sri Lanka.
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Stato: Liberia |
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Data: 26/04/2005
Emissione: Vita marina nelle isole del Pacifico 4 v. in foglietto Stato: Tuvalu |
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Data: 03/10/2006
Emissione: Animali pericolosi per l'uomo in Australia Stato: Australia |
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